C’è una nota frase di un autore romano, Publilio Siro, che viene spesso citata in diversi contesti psicologici e filosofici: “Chiunque può tenere il timone quando il mare è calmo”.
Raramente la vedo citata in ambito manageriale. Chi è alla guida di un’azienda, o di un team, molto spesso tende al machismo. Quale manager non conosce la perversa gratificazione dell’impegno 7/24 e delle risposte alle e-mail a mezzanotte?
Eppure, quando il tuo equipaggio è ben organizzato e motivato, la nave è in ordine e la rotta è tracciata non è necessario che chi guida la nave stia sempre al timone.
Ci saranno tempeste, cambiamenti di rotta e approdi difficili, momenti in cui tutti si volteranno verso il leader per avere certezze e decisioni.
Per dare il meglio di sé in quei momenti serve la serenità che deriva da un’impostazione di vita sana e saggia.
E, per avere una vita così, è importante saper godere dei momenti di mare calmo. Ce ne sono più di quanto si voglia ammettere.
Momenti in cui ci si può dedicare un po’ a sé stessi, al proprio benessere. Un benessere che si trasforma in forza e creatività. Quello che il tuo equipaggio si aspetta da te quando si alzano le onde.