Sappiamo tutti come è fatto un manager narciso perché tutti, purtroppo, ne abbiamo incontrato almeno uno nella nostra carriera.
Il Narciso del mito aveva la ninfa Eco che lo seguiva sempre, osannando il suo nome. E infatti il marker principale del manager narciso è la presenza attorno a lui di una cerchia di incensatori, proni al suo volere e sempre pronti a lodarlo.
I suoi yes-men sono la sua gioia ma anche la sua condanna perché, privato così di riscontri oggettivi sull’esito delle sue decisioni, il manager narciso prima o poi si incarta. Non senza aver prima prodotto abbondanti dosi di infelicità aziendale.
All’estremo opposto della scala dell’efficacia manageriale troviamo il manager invisibile.
Mentre il narcisista è sempre e solo focalizzato su sé stesso, il manager invisibile ha una focalizzazione assoluta sugli altri e sulle cose da fare. Non ha nessun interesse per gli indicatori di status, raramente lo vedrete in posa sulle riviste di settore, le pareti del suo ufficio sono prive di attestati, diplomi e foto ricordo.
Sa ascoltare, ma non lo fa in modo superficiale o manipolatorio. Ascolta perché ha un interesse vero per le persone, e sa che l’esperienza degli operativi è una miniera di soluzioni pratiche a cui attingere. E’ molto motivato al successo ma vede i successi come un risultato di tutti, non solo suo. Mentre si cura poco di sé stesso, ha molta cura di chi collabora con lui. Rispetta le persone, per attitudine psicologica ed etica.
I piani e i progetti del manager narciso sono formalmente completi e perfetti ma spesso, centrati come sono su esigenze di coerenza estetica, si impantanano nella realizzazione pratica. Anche perché le critiche costruttive e le proposte di miglioramento sono viste come attentati all’auto-percezione idolatrica del leader.
Piani e progetti del manager invisibile, invece, sono spesso schematici e sempre aperti a cambiamenti in corso d’opera, al riscontro nella realtà e al parere di chi è coinvolto nella loro attuazione. Non sono perfetti e formalmente rifiniti, si basano però su una visione molto chiara e concreta dei risultati che si vogliono ottenere.
E alla fine il successo di quel piano sarà il successo di tutti in azienda. Perché non è vero che il volto del manager invisibile non si vede. Si vede benissimo perché è il volto di tutti quelli che lavorano con lui.