Sedie e signore
di antiche grazie.
Barocche rugose
annerite
dal fumo
di infinite canaste
benefico malefiche.
Musici assoldati
un tanto l’ora
levano a contrasto
invano
flebili minuetti
di Boccherini.
L’uomo si è differenziato dalla scimmia quando ha iniziato a raccontare
Sedie e signore
di antiche grazie.
Barocche rugose
annerite
dal fumo
di infinite canaste
benefico malefiche.
Musici assoldati
un tanto l’ora
levano a contrasto
invano
flebili minuetti
di Boccherini.
Io sono questo sasso
lasciato dal mare sulla riva
levigato da millenni di onde
Concrezioni e cristalli
ne fanno la bellezza quieta
ricordo di eruzioni e di vulcani
Ora lo scalda il sole
e attende
che la sabbia lo copra
Lucca le tue strade
mossi torrenti pietrificati
di lastre consunte
Palazzi sghembi alti
umili e solenni
scrigni di nascosti lussi
Ad ogni mio passo
sul selciato
echeggia
la memoria dei giorni
Dove vanno
le formiche
veloci
a testa bassa
tutte in fila?
Uno scopo ce l’hanno
ma non si sa qual è.
In qualche posto vanno
ma non si sa dov’è.
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